Archivio per febbraio 2009

Matto del Bandana

berlusconiscacchiIl matto del Bandana è la variante arcoriana del matto del Barbiere, un particolare scacco matto in poche mosse in cui incappano i principianti.

Con poche mosse si può vincere poichè, in questo tipo di matto, l’unica difesa per la casella F7 (la Costituzione) è il Re (il Presidente della Repubblica) che però non può nulla se la sua difesa (il Parlamento) si apre  incautamente.

Interessante è, ad esempio, sapere che è stata chiesta l’archiviazione per Agostino Saccà, dirigente RAI, nel procedimento che lo vedeva imputato di raccomandazioni ricevute da Silvio Berlusconi in cambio sostegno finanziario, imprenditoriale e politico. “Il quadro probatorio emerso al termine delle indagini e le conclusioni in fatto e in diritto effettuate hanno indotto questo ufficio a ritenere che gli elementi acquisiti non sono idonei a sostenere l’accusa in un eventuale giudizio” ed inoltre “le conversazioni appaiono irrilevanti” (Corriere.it)

Berlusconi: io stò cercando … di aver la maggioranza in Senato …
Saccà: capito tutto …
Berlusconi: eh .. questa Evelina Manna può essere .. perchè mi è stata richiesta da qualcuno … con cui sto trattando …

Stralcio della conversazione irrilevante (Espresso)

Un’altra raccomandata era tal Elena Russo, sempre per ‘sto giro di favori. Ora ha fatto carriera:

Da notare, perentorio, il marchio Presidenza del Consiglio dei Ministri. Era superfluo, lo sapevamo già chi la sponsorizzava!

Altra mossa per avvicinarsi al matto sono le campagne razziste: ladri di qui, stupratori di la. Poi escono i dati del Governo e t’accorgi che le cose non son gravi come annunciano. Le violenze sessuali, ad esempio, sono diminuite dell’8,4% (quelle denunciate, sic!), la maggior parte è commessa dagli italiani. Vero è che la percentuale di stranieri è bassa e quindi per “pareggiare” con quelli commessi dagli italiani le violenze degli stranieri dovrebbero essere molte meno, ma è anche vero che in Italia chi vuole delinquere trova vita facile (come, per una volta, il Giornale analizza decentemente): quindi vero che in proporzione delinquono di più, ma la “paura dello straniero” (xenofobia!) è immotivata (o perlomeno non più di quella verso i nostri connazionali).

Preoccupazione per il ddl intercettazioni dovrebbe suscitare l’affermazione di Giulia Bongiorno, presidente della commissione Giustizia, PdL e ex avvocato di Andreotti (ricordate quando gridava “Assolto! Assolto!” ma le fecero notare che era solo prescrizione?), che conferma:

Un divieto totale di pubblicazione di atti giudiziari fino alla conclusione delle indagini o fino al termine dell’udienza preliminare, azzererebbe qualsiasi forma di conoscenza nelle prime fasi dell’attività giudiziaria relativa a delitti di grave allarme sociale

e ancora

Mi preoccupa il fatto che, considerata la patologica lentezza dei tempi della nostra giustizia, l’introduzione di un generale divieto di pubblicazione potrebbe comportare il rischio di un’eccessiva limitazione non solo del diritto del cittadino a essere informato, ma anche del diritto della collettività di controllare il modo in cui la giustizia viene amministrata in nome del popolo

Giulia Bongiorno, ANSA

Rassicurante.

Infine, si paventa l’idea di controllare gli scioperi. Esso viene effettuato per provocare un disservizio: ora, con questa nuova legge, sarà prevista in acuni casi la “dichiarazione preventiva di adesione allo sciopero stesso da parte del singolo lavoratore” oppure il “divieto di forme di protesta lesive del diritto alla mobilità”. Pazzesco. Così facendo crei una base per le ritorsioni dell’azienda (sanno chi sei) e rendono inutile lo sciopero (non puoi causare disservizio).

1984: George Orwell, stiamo arrivando.

Quando la Politica supera la Satira

luttazzi_tour_decameron_500_x_500-copyA Berlino stanno costruendo un monumento per ricordare la caduta del Muro. E’ una costruzione in cemento alta tre metri e lunga quanto tutta Berli… uhm…

Daniele Luttazzi

Ho riso davvero molto a questa dimostrazione di maestria satirica di Luttazzi, sabato scorso a teatro.

Non da meno, Silvio (ricordate le intercettazioni Rai in cui i dirigenti lamentavano il fatto che “Berlusconi è stato inquadrato poco ai funerali del Papa“?)  deve rilanciare. E’ lui quello che deve tenere banco.

Credo di aver dato contributi importanti in politica estera, per esempio con l’associazione della Federazione Russa alla Nato che si è celebrata a Pratica di Mare nel 2002, sancendo la fine della guerra fredda.

Silvio Berlusconi, ANSA

La Guerra Fredda è terminata nel summit a Pratica di Mare? Nel 2002? Ed io che ho sempre creduto che fosse finita, simbolicamente, con la caduta del Muro di Berlino (appunto) nel 1989! Nel vertice di Pratica di Mare la Russia ha firmato un trattato storico per entrare nella Nato (avvicinandosi così all’Europa) e per cooperare nella lotta al terrorismo,  ma le ostilità erano terminate, seppur con molti strascichi, da circa un decennio.

Ma si sa che vuole riscrivere i libri di storia, magari facendosi ritrarre da Jacques-Louis David mentre attraversa le Alpi.

L’intervento continua come se niente fosse (come al solito nessuno gli contesta il modesto errore storico) e rincara:

In politica interna, credo di aver contribuito a far rialzare l’Italia all’indomani della stagione di Mani Pulite, quando i partiti che avevano governato per decenni erano stati spazzati via dalla rivoluzione giudiziaria di stampo comunista.

Oooh, una rivoluzione giudiziaria.

Chi se lo sarebbe mai aspettato! Hanno fatto veramente il male per l’Italia questi loschi figuri a far rispettare la legge. Se avevano governato per decenni erano per forza brave persone, no?

L’etica all’estero, Spagna:

Bermejo (ministro della Giustizia, ndA) è stato negli ultimi giorni al centro di violente polemiche per avere partecipato ad una partita di caccia in Andalusia con il giudice Baltasar Garzon, titolare di una inchiesta su episodi di presunta corruzione in ambienti vicini al Partido Popular, il principale movimento di opposizione al premier Zapatero. In una dichiarazione alla stampa Bermejo ha detto di avere consegnato questa mattina la lettera di dimissioni al premier Jose’ Luis Zapatero al palazzo della Moncloa, sede della presidenza del governo. Bermejo ha detto di avere deciso di lasciare l’incarico per impedire che la vicenda della battuta di caccia con Garzon sia ”utilizzata” contro il governo socialista.

ANSA

L’etica in Italia:

Se sono preoccupato per le ripercussioni della sentenza Mills? No, perché sono sicuro al 100% sull’appello. Non voglio commentare altrimenti direi cose molto gravi, meglio di no.

Silvio Berlusconi, ANSA

L’etica in Italia/2:

è evidente che quando la tua parte politica governa, meno informazione c’è e meglio è, meno fastidi ci sono meglio è, meno voci ci sono e meglio è. Se poi si abbina questo alla progressiva fidelizzazione di Mediaset all’avventura politica di Berlusconi, allora non c’è dubbio che l’informazione deve essere tranquilla e che l’approfondimento è meglio farlo scivolare oltre la mezzanotte.

Enrico Mentana, Corriere.it

L’etica in Italia/3:

L’evasione fiscale e’ ”un fenomeno di portata molto ampia, possiamo parlare di evasione di massa”. Lo ha detto il direttore generale del Dipartimento delle Finanze del ministero dell’Economia, Fabrizia Lapecorella, nel corso di un’audizione alla Commissione parlamentare sull’Anagrafe tributaria. […] Per quanto riguarda in particolare l’evasione fiscale, il Dipartimento delle Finanze, ha sottolineato, stima che ”l’ammontare del valore aggiunto lordo evaso stimato per il 2004 sia di circa 200 miliardi di euro.

ADNKronos

L’etica in Italia/4:

C’e una norma di diritto naturale che dice che se c’è uno Stato che chiede un terzo di quanto guadagni allora la tassazione ti appare una cosa giusta. Ma se ti chiede il 50-60% di ciò che guadagni, come accade per le imprese, ti sembra una cosa indebita e ti senti anche un pò giustificato a mettere in atto procedure di elusione e a volte anche di evasione.

Silvio Berlusconi, il Giornale (!!!)

Con uno così, far ridere per i Luttazzi è davvero troppo dura.

Il Bagaglino culturale dell’Italia

bagaglinoSale il sipario a SanRemo, scende su tutto il resto d’Italia.

Possibile che i soldi al conduttore, mal riposti viste le gag e le scelte artistiche di dubbio gusto (per una volta si può dire che le canzoni sono protagoniste, nel bene e nel male), cancellino l’intera giornata di notizie a susseguirsi?

Vittoria in Sardegna, condanna a Mills, dimissioni di Berlusconi, Festival.

Non capisco se sia un climax ascendente o discendente.

Scusate, ho scritto Berlusconi al posto di Veltroni. Mi pareva che la frase seguisse meglio un filo logico in quel modo.

All’Idv ricordo che qui svolgiamo attivita’ parlamentare. Grazie a questa attivita’ ricordiamo la nostra straordinaria vittoria di ieri in Sardegna con dieci punti di scarto sul governatore della sinistra uscente. Noi cosi’ facciamo politica, non con le sentenze di primo grado.

Giuseppe Consolo, PdL (ANSA)

Possibile che valga di più una vittoria elettorale della fedina penale o della moralità? Ma  è una moralità di primo grado, suvvia.

Berlusconi corruttore? Lo possiamo dire? “E’ solo il primo grado”. Quindi? Omissis.

Elezioni in Sardegna, vince del 9/10% il centrodestra (nome candidato: n.p.) contro Soru. UdC si schiera col Cavaliere: “atto di coerenza”, spiega Casini (tra l’ilarità generale). Con il suo 9,31% di voti l’UdC è stata più che determinante per la vittoria del centrodestra (la situazione sarebbe inffatti ribaltata se ci fossero le stesse alleanze dell’opposiizone parlamentare). Che sia la testa di ponte per rientrare al Governo? I “casinari” fugano ogni dubbio:

Il Pdl dovrebbe riflettere, a livello nazionale, sul voto sardo – continua Capelli -. L’Udc ha fatto una scelta coerente e opportuna e una possibile alleanza anche a Roma mi vedrebbe favorevole. Noi siamo alleati affidabili.

Il Tempo

Ora potrà nascere senza problemi SilvioLandia: Soru gli aveva messo i bastoni fra le ruote introducendo un piano regolatore per le coste (dove ha casualmente una villa-parco Silvio con sbocco privato sul mare), le tasse sul lusso (seconda casa dei non residenti, imbarcazioni più di 14 metri, aeromoili privati) e lo sputtanamento della precedente giunta di centrodestra in cui fu scoperto un buco di 4 miliardi di euro nel bilancio.

Sapete chi era Assessore al Bilancio? Esatto, Ugo Cappellacci, l’attuale governatore neoeletto.

Cabaret.  Sembra il Bagaglino ma purtroppo siamo a  San Remo:

“tu sei uomo? No sai, perchè al giorno d’oggi non si sa mai…”

“mi aiuti, per Paul è la prima volta…” “Ma perchè la prima volta sua la deve fa’ proprio con me?”

Mi sembrano le frasi giuste nella serata della contestazione del brano di Povia.

Per fortuna, come dice Grillo, ci sono i comici a spiegare le cose:

gli omosessuali sono stati perseguitati perchè amavano un’altra persona: non c’è delitto più infame

ricorda Benigni. Finalmente.

Oscurantismo

trasmissione_interrotta-copyEsportare democrazia in Iraq per importarla dalla Cina.

Mi sembra un’ottima mossa.

Degna di un liberale.

Accade oggi che si voti, in Senato è già passato, un emendamento che consente al

Ministro dell’interno, in seguito a comunicazione dell’autorità giudiziaria, può disporre con proprio decreto l’interruzione della attività indicata, ordinando ai fornitori di connettività alla rete internet di utilizzare gli appositi strumenti di filtraggio necessari a tal fine

ovvero, in seguito ad una denuncia di apologia di reato, il ministro può oscurare il sito web che ospita.

Il sito web, non la pagina.

Qui non si tratta più di “libertà di informazione” o di “censura di contenuti”: un video su YouTube in cui si inneggia  a dei regimi o si picchia un disabile non è né informazione né contenuto.

Un sito in cui si perpetra una frode viene chiuso perché è un reato. Un sito in cui il prorietario inneggia alla violenza viene chiuso perchè è già reato.

Si tratta di libertà vera e propria: non è possibile poter pensare di oscurare un sito solo in presenza di una denuncia per apologia di reato; non del proprietario, che rientrerebbe nella casistica precedente, ma di un visitatore.

Un fruitore qualsiasi del servizio che abusa dello stesso mette in pericolo tutto il sito.

Non credete? Ascoltate dalle parole di chi ha steso il ddl, il sen. Giampiero D’Alia. (il testo dell’intervista lo trovate qui)

Da notare la frase “con tutto il rispetto per chi vi accede”.

In un Paese in cui le denunce fioccano inutilmente, cosa vi aspettate che succeda?

Notizia di ieri è che sia Napolitano sia DiPietro verranno archiviati per, rispettivamente, “eventuali profili di responsabilita’ penale per la mancata firma del dl per la sospensione del protocollo attuato su Eluana” ed “offesa a onore e prestigio del capo dello Stato”.

Se il tal sito mi è ostile, trovo un appiglio per denunciarlo e verrà oscurato fino alla (ovvia) assoluzione in giudicato, ma oramai sarà passato molto tempo.

Per quanto riguarda il tempo (di elezioni) si prevedono eclissi e navigazione poco mossa. Che tempaccio.

———

PS: neanche a farlo apposta, D’Alia ha già risposto. “La nostra norma […] va semmai a garanzia sia degli utenti che vivono la rete come sano punto di aggregazione e fonte di informazione, sia di blog pieni di sciocchezze come quelli di Grillo e Di Pietro”. Ha già segnalato i primi due. Cvd.

Testamento Diologico

vauro_eutanasia_1(La vignetta serve a sdrammatizzare, fotografando però la realtà. Ogni riferimento alla Binetti è volutamente casuale)

L’argomento in questione è alquanto controverso, ma da Italiani dobbiamo guardarci in faccia e risolverlo una volta per tutte. Anche perchè a breve avremo la risposta definitiva dal Parlamento in cui le parole “testamento biologico” (ovvero  DAT, dichiarazione anticipata di trattamento) sono totalmente soverchiate, in un ddl che “non è un accordo di partenza”.

Testamento biologico vuol dire, letteralmente, “testimonianza del discorso sulla vita”; ovvero, io parlo della mia vita.

Scrive l’ANSA:

Ci sono alcuni punti ‘irrinunciabili’ e ‘immodificabili’, come quelli che riguardano la nutrizione e l’idratazione artificiale, il diritto alla vita, il no all’eutanasia, all’accanimento terapeutico e al suicidio assistito. Sul resto si può discutere e trovare un punto d’incontro.

Quale resto?

Ci sono molte domande a cui rispondere, partendo dalla principale che, in questi giorni, sembra essere messa in discussione:

la nostra Costituzione è da rispettare?

Poichè la risposta deve essere “si” (chi ha detto no, prego si incammini verso la prima porta per l’estero), dobbiamo conoscerla. Scalfaro ieri ha detto di portarla sempre in tasca. Probabilmente per difendersi dal freddo quando va in motorino, altrimenti dopo quel che ha scritto Calabrò nel ddl (che vi consiglio di leggere trovando tutte le incongruenze) sul testamento biologico gli sarebbe venuto un coccolone e, riavutosi, l’avrebbe preso a sberle .

Art. 7 – Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.

La Costituzione della Repubblica Italiana

Che cosa ci sfugge di questo principio? L’Italia è quindi uno stato Laico o no?

Laico: Dal lat. tardo lai°cu(m), che è dal gr. laikós ‘del popolo, profano’, deriv. di laós ‘popolo’. che si ispira a concezioni di autonomia rispetto all’autorità ecclesiastica.

(fonte: Garzanti)

Se lo Stato è indipendente dalla Chiesa e un Laico è indipendente dall’autorità ecclesiastica, lo Stato è Laico.

Tutta questa premessa (noiosa, lo ammetto, ma importante per il ragionamento) per arrivare a questa ulteriore domanda:

la mia vita di chi è?

Le risposte sono due, in Italia: dell’uomo e di dio. (volutamente minuscolo per ovvie ragioni: non sono così ottuso da (ri)conoscere solo il dio cristiano)

Qui arriviamo al punto:

se esistesse l’eutanasia in Italia, come ci si comporterebbe?

Conseguentemente rispetto al proprio credo, libero arbitrio. Il credente secondo il principio che la vita è di dio, e quindi non ne usufruirebbe. Il non-credente secondo il proprio credo, e quindi (e)segue la sua volontà.

Il principio fondante di una democrazia è quello del potere del popolo (démos): la legge deve fare quel che vuole il popolo, ma proprio tutto il popolo. La Costituzione tutela le minoranze e le tutte le idee che non ledono la libertà altrui.

Certo, si può disquisire su quali situazioni cliniche siano irreversibili, che si può fare solo quando una persona ha richiesto esplicitamente questo trattamento ecc… Ricordiamo che in Europa siamo tra gli ultimi, se non proprio gli ultimi, a parlare di questi temi: Belgio, Germania, Lusseburgo, Gran Bretagna, Svezia, Svizzera, Spagna, Francia sono già molto avanti su questo tema, divisi tra eutanasia attiva e passiva (quella della Englaro, per intenderci); ma la risposta del ministro della Sanità spagnolo Soria è fondamentale:

Non mi preoccupa l’idea di ritrovarmi un’altra volta i vescovi nelle piazze. L’unico mandato che ho, come ministro e come deputato socialista, è quello con i cittadini.

(fonte UAAR)

Infine, dal Vangelo di Matteo

si prostrò con la faccia a terra e pregava dicendo: “Padre mio, se è possibile, passi da me questo calice! Però non come voglio io, ma come vuoi tu!”

26,39

Verso le tre, Gesù gridò a gran voce: “Elì, Elì, lemà sabactàni?”, che significa: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”

27,46

Anche il Cristo (per chi crede), davanti alla morte, ha avuto un po’ di incertezza, proprio perchè uomo. Perchè io non la posso avere? E se per lui ha deciso l’Altissimo, perchè per me deve decidere Bondi?

Una legge sulla eutanasia non obbliga il credente a morire, una non-legge sull’eutanasia obbliga il non-credente a vivere.

Mille e una proroga

mieleUn cucchiaio al giorno calma la tosse dovuta a questo governo fumoso.

E’ passato al Senato, con la fiducia (strano!), il maxi-emendamento battezzato Milleproroghe.

Ci sono anche cose buone, tipo i controlli sui redditi e l’edilizia carceraria, ma sono pochine.

Nel merito, invece, se ne trovano per tutti i gusti (vedi anche l’elenco allargato su RaiNews24):

  • rinvio per le aziende per mettersi in regola con le norme di sicurezza
  • la normativa per le class action, l’unico metodo che ha il privato di vincere una causa contro un gigante industriale (vedi Parmalat), viene rimandata
  • prorogata l’entrata in vigore del divieto di arbitrato per gli appalti, voluto da DiPietro la scorsa legislatura, per mettere un freno ai costi dei contenziosi in materia
  • rinviata la riforma delle superiori, quella che era così necessaria e così a basso costo…
  • salvi i giornali di partito, anche quelli che non stanno in parlamento (considerano la situazione del 2005!)
  • niente ICI per i fabbricati rurali (e chissà quante ville diventeranno rurali tutto d’un tratto…)
  • basterà pagare 1.000 euro di multa per ogni anno per sanare tutti i manifesti elettorali abusivi (invece di una salata come vorrebbe la legge: incentiviamo l’affissione illegale! Olè!)
  • per tutto il 2009 “sono lecitamente utilizzabili per fini promozionali” i dati personali contenuti negli elenchi telefonici fino all’agosto 2005. Ovvero, ti possono rompere i cosiddetti a casa quando gli pare, anche se ti sei cancellato dall’elenco ma hai lo stesso numero da più di 3 anni…

C’è il Governo formichina e il Governo cicala.

Nel nostro caso è una cicala partenopea.

Quando ti fumano i testicoli

david_von_michelangelo-copySe vi dicessi che la marijuana fa venire il cancro ai testicoli?

Uno studio recente del Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle ha dimostrato che l’uso, anche sporadico, della cannabis aumenta le probabilità che il soggetto possa avere un tumore ai testicoli.

Rigorosi studi rilevano che c’è il 70% di pericolo in più di avere il tumore.

Addirittura il 100% se sei un assiduo “drogato”, come riportano “ItaliaSalute” ed ilSole24Ore.

Varrà anche per il fumo passivo? Gli hanno mai detto che gli spinelli si fanno pure, e in gran parte, col tabacco che è Monopolio di Stato? Mah…

Sta di fatto che mi incuriosisco e cerco l’istituto e la sua pubblicazione. Ovviamente in inglese, ma traducendo si scopre che

Study participants were also asked about other habits that may be correlated with marijuana use, including smoking and alcohol consumption. Even after statistically controlling for these lifestyle factors, as well as other risk factors, such as first-degree family history of testicular cancer and a history of undescended testes, marijuana use emerged as a significant, independent risk factor for testicular cancer.

Ai partecipanti allo studio sono state fatte domande sulle loro abitudini che possono essere correlate all’uso di marijuana, incluso se fumano e bevono […]  l’uso di marijuana emerge come un significante ed indipendente fattore di rischio per il cancro ai testicoli.

Gli hanno chiesto. Decisamente un metodo scientifico.

Quel che più stupisce è che se ne sono accorti pure quelli di ADNKronos, ma non si sono posti la domanda!

Generalizzano e pubblicano. Grande metodo: lo usa pure Maroni con i romeni, quindi deve funzionare.

Un’altra osservazione interessante si può trovare sempre sullo stesso sito del Centro Ricerche; uno studio del 2004 confermava che la marijuana non aveva effetti significativi sul cancro ai polmoni (mi par di capire): che tu fumi sigarette o spinelli poco cambia, l’incidenza del cancro è la stessa.

Risalta il fatto, quindi, che siano attaccati i testicoli più dei polmoni: si vede proprio che i maschi preferiscono i meccanismi della loro zona pelvica a quelli della respirazione, evidentemente.

Può essere seria una ricerca condotta in questo modo o serve solo a riempire le loro tasche ed i titoli dei giornali che, boccaloni, non riescono a vedere al di là del loro naso?

PS: belìn (come direbbe Grillo, per stare in tema) ragazzi, fatevi un controllino come suggerisce l’AIRC. Tranquilli, non si diventa ciechi. In ogni caso io mi trovo bene, con la tastiera in braille.

Medici Senza Frontiere, Chiesa Senza Pudore

pope_condom_hatUna delle grandi battaglie della Chiesa Cattolica nell’era contamporanea è sempre stata quella contro i contraccettivi.

Pillole e preservativi non vengono recepiti dalla Santa Sede, probabilmente perchè non ne capiscono l’importanza.

Radio Vaticana ha ritirato l’invito, per la partecipazione ad una trasmissione, all’ a.d. di Novartis Daniel Vasella (“nomen omen”)  perchè

L’approccio del Vaticano alla contraccezione artificiale non può essere soggetto al più piccolo dubbio […] Abbiamo appena appreso dalla stampa che Novartis produce anche contraccettivi.

ed inoltre afferma che

[l’ospite] non deve necessariamente esprimere il punto di vista del Vaticano.

Precisazione quanto mai appropriata, dopo aver ritrattato l’invito. Ricorda molto il Papa a “La Sapienza”, non trovate?

Strana inoltre questa presa di posizione. Dopo aver letto la notizia, non ho fatto la stessa associazione di idee di Radio Vaticana (e meno male!): Novartis mi ricordava qualcos’altro.

Ad esempio come quando nel 2007 Novartis ha perso la causa contro il governo indiano; in discussione c’era la non possibilità da parte delle casa farmaceutica elvetica di “brevettare come nuovi farmaci i banali miglioramenti apportati su principi attivi già noti” (link). Medici Senza Frontiere lanciò una campagna in favore del governo indiano perchè

L’India è una delle principali fonti di farmaci generici a prezzi accessibili, incluse molte versioni economiche di medicine contro l’Aids. Questa fiorente produzione di farmaci economici e di qualità è stata possibile perché – fino al 2005 – l’India non riconosceva brevetti sui medicinali. Più della metà dei medicinali utilizzati per curare l’Aids nei Paesi più poveri sono prodotti in India. Anche MSF usa i farmaci indiani per trattare l’80% dei suoi 80mila pazienti sieropositivi. “Per estendere a più persone possibile i programmi di lotta all’Aids dipendiamo interamente dalla disponibilità di farmaci economici e di qualità prodotti in India – ha detto Christophe Fournier, presidente internazionale di MSF – Non possiamo permettere che questa fonte essenziale di farmaci generici si esaurisca”.

da medicisenzafrontiere.it

Per fortuna, data la rilevanza dei medicinali indiani nei paesi più poveri, Novartis perse la causa.

Oppure mi ricordava un farmaco in particolare, il Ritalin. Farmaco che, oltre all’impiego nella lotta contro alcune malattie, viene dato ai bambini “molto vivaci”, come si diceva una volta. Ricordiamo che gli effetti del metilfenidato, principio del Ritalin, sono simili a quelli delle anfetamine.

intervento preceduto dalla solita ottima Gabanelli in Report

Senza disquisire sulle proprietà vere o presunte del farmaco, pare quantomeno insolita la presa di posizione contro i contraccettivi e non contro gli altri “business” della Novartis.

Vorrei fare della satira tagliente seguendo il filo logico: ritalin – bambini sedati – preti pedofili.

Ma non la faccio.

Eluana

silenzioMi sono sempre astenuto dal commentare le vicende riguardanti questo caso perchè credo che la scelta sia del tutto dolorosa e personale.

Credo che la vita sia nelle nostre mani e nelle mani di nessun altro. Per questo motivo sono contrario alla pena di morte.

Credo che quando non si può decidere ognuno di noi debba avere qualcuno che possa prendere la decisione giusta al suo posto.

Per questo amiamo.

E amare vuol dire avere fiducia. Per questo motivo sono favorevole ai PACS.

Credo che certe motivazioni sociali o religiose talvolta rendano miopi. Non si tratta solo della persona, ma anche della famiglia che è coinvolta nel dolore e nel sacrificio.

Non ritengo giusto che si giochi in questo modo con i sentimenti di una famiglia che si è battuta, nel bene o nel male, per qualcosa in cui crede. Se il teodem di turno s’azzarda a dire che è un omicidio, chiediamogli se è disposto a passare una pezzuola bagnata sulla fronte di quella donna in coma irreversibile da 17 anni, a vestirla, a starle accanto.

Rinunciando egli stesso a condurre una vita, liberando dal giogo una famiglia che oramai non ce la fa più.

Per questo sto scrivendo solo ora, perchè oggi si vuole rovesciare una sentenza non per valore cristiano o per una vittoria morale ed etica, ma semplicemente per vincere arrecando un ulteriore dolore.

Trovo vergognoso il rimpiattino tra le forze politiche tutte. Quando la stessa persona afferma in 48 ore che

non voglio intervenire (link)

stiamo lavorando per intervenire (link)

Non ci sara’ alcun decreto per “salvare” Eluana Englaro. La decisione – “non semplice“, viene riferito – e’ stata presa in via definitiva dallo stesso presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che non sarebbe riuscito a trovare una mediazione tra ragioni politiche, etiche e personali. (link 1, 2, 3, 4, 5, 6 : giusto per non dire che me lo sono inventato. Tenete a mente il grassetto…)

dal mio punto di vista personale, e dalla mia coscienza, sarebbe stata un’omissione di soccorso non intervenire per salvare Eluana (link , …notato il grassetto?)

noi consideriamo una pratica di vera e propria uccisione di un essere umano che è ancora vivo (link)

[Se il governo non potesse utilizzare i decreti legge allora] ritornerei al popolo per modificare la Costituzione ed anche il governo […] Andiamo avanti con il decreto. Se io non intervenissi con un decreto, sentirei personalmente di aver compiuto una omissione di soccorso. Non possiamo far ricadere su di noi la responsabilità della morte di Eluana (link)

rendi ancora più difficile tutto.

Non ricordo una legge per sovvertire una sentenza. Quando il Colle, criticato proprio in questi giorni per la mancanza di prese di posizione,  interviene duramente sul decreto osservando che

Io non posso nell’esercizio delle mie funzioni, farmi guidare da altro che un esame obiettivo della rispondenza o meno di un provvedimento legislativo di urgenza alle condizioni specifiche prescritte dalla Costituzione e ai principi da essa sanciti.

Giorgio Napolitano

e ancora

Il presidente della Repubblica “ha preso atto con rammarico della deliberazione da parte del Consiglio dei Ministri del decreto-legge relativo al caso Englaro. Avendo verificato che il testo approvato non supera le obiezioni di incostituzionalità da lui tempestivamente rappresentate e motivate, il Presidente ritiene di non poter procedere alla emanazione del decreto”

ANSA

ci vuole ricordare che la gatta frettolosa fa i gattini ciechi.

Sparare sulla Falce Rossa

giorgio-napolitano-pciLe manie di grandezza perseguitano sempre Mazzarò.

Di Pietro insulta Napolitano? “Anch’io!” grida dal loggione (o seggiolone?).

E si lancia nei suoi monologhi che fanno impallidire.

Ora io mi chiedo: tramite un tuo discepolo stai facendo un’azione legale a uno che ha insultato il Capo dello Stato? Cerca di farti bello e non cadere inciampando sui tuoi piedi.

Ma lui è più forte di tutto, anche di sé stesso, e dichiara:

Non c’é mai stata una presunta superiorità della sinistra che per anni ha vissuto in Italia grazie ai rubli sporchi di sangue dell’Unione Sovietica. Oggi si é dimostrato come alcuni personaggi non sanno nemmeno dove sta di casa la moralità.

Silvio Berlusconi, ANSA

Ma chi glieli scrive i discorsi? Capezzone?

A parte l’aberrante frase seguente in cui Berlusconi dice che

i giudici devono fare i giudici perché sono un ordine dello Stato e non un potere

dimostrando di non conoscere niente dello Stato (laureato in Giurisprudenza!!!), spiegate a questi signori chi è il nostro Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, a cui difesa si sono erti gli scudi di tutto l’emiciclo.

Napolitano è uno dei più alti esponenti del  PCI, il Partito Comunista Italiano.

D’altro canto il rapporto del PCI con l’URSS è, ancora oggi, al centro del giudizio degli storici. È certo però che il Partito è stato per un lungo periodo sovvenzionato notevolmente dai sovietici: ex dirigenti del partito hanno spiegato, dopo il dissolvimento dell’Unione Sovietica, in che modo e in quale quantità ricevessero tali sovvenzioni.

“rapporti del PCI con l’URSS”, Wikipedia

Alla luce di questo stralcio preso dalla pagina che parla del PCI su Wikipedia, si vorrebbe forse dire che Napolitano, facente parte degli alti esponenti di partito, “viveva grazie ai rubli sporchi di sangue”?

Provate ora a paragonarlo (trovate tutto il pezzo incriminato qui) alla frase di DiPietro:

Lo possiamo dire o no? Rispettosamente, ma il rispetto è una cosa, il silenzio è un’altra: il silenzio uccide, il silenzio è mafioso, il silenzio è un comportamento mafioso. Ecco perché non vogliamo rimanere in silenzio.

Sorvolando sull’ignoranza dell’italiano non dell’esponente dell’IdV (stavolta) ma su quella di chi lo accusa (“non vogliamo rimanere in silenzio” prevede un “noi” come soggetto  e non Napolitano), ditemi chi può scagliare la prima pietra.


Avvisi

Per incentivare i commenti non è più necessario registrarsi, basta mettere il nome. Ovviamente se qualcuno ne abusa sarò costretto a rimettere il login obbligatorio. Grazie, Alberto

Focus

*Me & my blog
*Effettua il Login

Blog Stats

  • 24.188 visite

Iniziative