Archivio per gennaio 2009

Sì viaggiare

fantozziallariscossaTempi durissimi per viaggiare…

Tra la crisi e la “svolta verde” di Obama  ogni giorno c’è una novità nel settore & affini.

La FIAT agonizza, Alitalia se n’è già andata ma è ritornata manco fosse Lazzaro (se pensiamo a chi si era paragonato Silvio tempo addietro…), Toyota ritira 1.300.000 auto nel mondo per problemi di fabbicazione, il salone dell’auto a Barcellona è saltato perchè tutte le case vogliono risparmiare e rinviano il lancio dei nuovi modelli, le FS lasciamole stare, i governi che iniettano capitali nel mercato dell’auto…

Ma andiamo con ordine.

Tra una decina di giorni il governo varerà, finalmente e in ritardo rispetto a tutti gli altri stati europei, un pacchetto di norme per arginare la crisi. Prima fra tutte una bella di iniezione di fiducia alla FIAT, si parlava di 300 milioni poi si vedrà, discussa subito da Montezemolo: “sono spicci”. Io gli darei una bella social card al Luca Cordero.

Bisognerebbe anche che si mettessero in testa che una Panda “ecologica” 1.2 non può costare 13.900 euro

E che facessero qualcosa anche per le industrie (e quindi che non paghi la “svolta verde” solo il settore dell’auto) visto che, dati Istat, sono loro che inquinano per l’80%…

L’importante è che i lavoratori non perdano il posto, giustamente, e che si ricominci a produrre e a vendere. Quindi lavoratori nelle fabbriche ma anche soldi nelle tasche degli acquirenti? Vedremo.

L’idea è quella di rimettere in moto un ricambio del parco auto italiano vecchio rispetto a quello medio europeo: quindi metteranno fuori regola Euro 0, Euro 1 e Euro 2? Pare di sì, anche se costringere le famiglie ad un passo così radicale (pare, secondo ANSA, che i veicoli di queste categorie siano 15 milioni in Italia) con questa crisi senza soldi in saccoccia sia piuttosto rischioso. E la storia darebbe torto anche alla strategia, ma tant’è: fate attenzione a fare acquisti e leggete la normativa per non avere delle brutte sorprese.

Lufthansa farà ricorso per avere la possibilità di viaggiare sulla tratta Milano-Roma, per ora esclusiva di Alitalia. Ci volevano i tedeschi per farci capire che se non c’è mercato i prezzi sono alti e le compagnie falliscono.

E’ stato arrestato l’inventore dei T-Red, quei simpaticissimi semafori che se passi col rosso ti fotografano, se passi col giallo ti fanno scattare il rosso prima e devi inchiodare (con tanti saluti alla sicurezza) e se passi col verde hai culo. Insomma, problemi di omologazione e scattano le manette. Ma se le multe sono fatte da apparecchi che non sono omologati, i soldi se li sono presi comunque. Evvai.

Le Ferrovie non se la passano meglio: FrecciaRossa dovrebbe essere una svolta epocale, ma continuano gli incidenti e FS si chiude in un muro d’omertà. Terzo caso di ETR che si spezza, chi denunciò l’accaduto (un macchinista mi pare) venne licenziato perchè faceva cattiva pubblicità al’azienda ma diceva il vero come testimoniano altri. Nessun treno si deve rompere per nessun motivo, sostengono i tecnici, e se questo avviene (ne danno notizia su “Ancorainmarcia“, giornale dei macchinisti) per ben 13 volte forse è il caso di controllare.

Ultima ma non ultima una “buona” notizia, su cui concordo. ” Il ministro degli Esteri Franco Frattini dice sì alla proposta che Francesco Rutelli, in qualità di presidente del Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, ha già consegnato al Governo[…] affinché la traduca in normativa per liberare i contribuenti dai costi di scelte irresponsabili.” si legge su ANSA. Se vai tra i guerriglieri a farti le vacanze lo fai a tuo rischio e pericolo. Altrimenti vai a Ravenna come tutti. A sfracellarti sulle giostre di Mirabilandia.

Ma t’ascolti quando parli?

006973-sordo

Ci danno sempre spunti, è più forte di loro.

Parlarne bene o parlarne male purchè se ne parli.

Superano il limite della stupidità umana, come sosteneva Einstein.

Il numero delle fandonie  giornaliere cresce ad un ritmo insostenibile per chi, come me, cerca di districarsi un pochino.

La Fiat l’abbiamo pagata già tante volte per dover reintervenire e non si possono condividere i debiti e tenersi gli utili.

Roberto Calderoli, ANSA

In cosa FIAT differisce da Alitalia?

“Ho citato il presidente solo per lo striscione fatto ritirare dalla polizia, nulla di più”, continua Di Pietro. “Per una volta raccontatela giusta…”, aggiunge il leader dell’Italia dei Valori che nel suo intervento aveva esplicitamente fatto riferimento al Prefetto di Roma e alle sue disposizioni che aveva portato a far ritirare lo striscione. Di questo fatto nessuno si era accorto prima dell’intervento di Di Pietro che infatti aveva esordito dicendo: “Ora vi rivelo che…”, citando poi l’episodio.

ANSA

Molto professionali. Solo ANSA pare essere tornata sui suoi passi come si legge in questo stralcio. Agli altri la polemica fa sempre comodo. E poi da quando in qua la polizia può togliere degli striscioni di dissenso politico? Non l’hanno mai fatto neanche nelle migliori performance della Lega Nord…

L’amore rubato

stuproTitolo falsamente poetico dove la poesia è l’unica cosa che manca. Così lo cantava Luca Barbarossa nel 1988 e da allora le cose non sono molto cambiate.

La violenza sessuale rimane un crimine senza soluzione. Se per demagogia i politici si rimandano promesse e sconcerto, pochi capiscono che la colpa è loro.

La colpa è loro quando la polizia non ha fondi, la colpa è loro quando predicano la certezza della pena,la colpa è loro quando permettono il ricorso al TAR per una bocciatura (seppur di una “trota”) invece di dare due scapaccioni, la colpa è loro quando accusano i giudici e spalancano le bocche all’incredulità che esiste un mondo cattivo fuori dai loro salotti scamosciati.

La violenza sessuale è tra i pochi reati in cui è necessario un deterrente. Non servono migliaia di militari per le strade: subìta la violenza, non si torna indietro. Anche la pena più esemplare non ridarà mai la dignità a chi è vittima.

Quando un giudice dichiara, ovviamente non riportato in nessuna prima pagina, che il problema è istituzionale perchè non esistono leggi adeguate mentre esiste il rischio concreto di scarcerazione a vantaggio dei domiciliari, l’appello non deve rimanere inascoltato.

Quando si vuole ricorrere alla castrazione chimica senza fare nulla sull’educazione civile, a partire dalle scuole primarie, sul rispetto delle altre persone che risiede nel cervello e non nel pene, forse si perde di vista l’obiettivo.

Chi permette all’omofobia di sbarcare a SanRemo, all’antisemitismo di attecchire nella carità cristiana, al razzismo di sedere in parlamento, forse al mattino non è il caso nemmeno che si alzi dal letto.

Mamma mia dammi cento lire…

centolireMi sono preso una vacanza mentale!

Ieri è stata una giornata storica, davvero commovente. Un bel discorso, seguito con trepidazione da molti.

Ovviamente sto parlando di Kakà, che ha deciso di restare al Milan. I soldi non sono tutto, ha detto: per il dispiacere di Silvio che, con il suo classico stile, aveva già accettato l’offerta milionaria ma poi ha ritrattato dicendo che era contento della scelta del giocatore.

Obama ha fatto un discorso tenue, direi color pastello. Molti cambiamenti ma non abbastanza, discontinuità ma non troppo, ha detto cose per il futuro in questo mondo di vecchi. Bel discorso, coraggioso in alcuni punti, anche se mi aspettavo sinceramente di più.  Non dico un “I have a dream”, ma qualcosa di forte da ricordare, da scrivere sui libri di storia magari.  Mentre il nuovo presidente USA giurava, La7 trasmetteva in diretta, Rai2 e Rai3 facevano uno speciale sull’evento, Rai1 aveva la “Vita in diretta” (il classico “contenitore”, di vuoto), su Rete4 c’era uno spaghetti western, su Canale5 il Grande Fratello e su Italia1 la pubblicità. Giuro, ho fatto zapping.

Di Pietro e la questione morale dell’IdV: campagna denigratoria dalle prime pagine de “il Giornale” (è la terza, e dico la terza, che parte su quel quotidiano contro l’ex PM) che si rivela una “bufala“, parole di Vittorio Feltri il quale decreta conclusa la vicenda e che Tonino ha chiarito tutto ed è immacolato. Peccato che l’aveva già deciso il tribunale nel marzo 2008, archiviando proprio quelle inchieste a cui faceva riferimento il giornale della famiglia Berlusconi. Il figlio indagato? “Continuate ad indagare a fondo”, ribadisce Tonino. Linea che non viene tenuta solitamente da tutti gli esponenti politici… Infine, Di Pietro senior non è indagato in effetti, quindi cosa c’entra lui se il figlio ha commesso veramente qualche reato?

Due casi molto simili, a mio parere, li abbiamo invece proprio dentro i dicasteri.

Indagato il ministro Sacconi per il caso Englaro: con la lettera che ha inviato alle cliniche minacciandole, alla fin fine, di chiusura se avessero portato a termine la sentenza del tribunale. “Non mi farò intimidire”, replica il ministro, non cogliendo il fatto che è proprio per intimidazione che è indagato lui.

Alfano, ministro (ahah) della Giustizia con una lettera invita il CSM a prendere provvedimenti nei confronti di alcuni PM. E il CSM esegue. “Poche ore dopo il Riesame di Salerno, unico tribunale abilitato a giudicare il merito del sequestro delle carte Why Not, lo conferma in toto” (fonte: VoglioScendere.it) e quindi i PM avevano ragione. La decisione del CSM è stata revocata? Certo che no!

Questi sono due casi paralleli in cui un ministro va contro le decisioni prese dal Tribunale e usa il suo potere per indurre qualcuno a comportarsi come vuole lui (lui chi? non siate ingenui!). Il vero problema è che ci dovrebbe essere la separazione dei poteri tre politica e magistratura, e qui non viene minimamente rispettato. Un incrocio pericoloso che crea dei precedenti: nessun ministro s’era mai permesso tanto.

Una domanda: perchè dire che forse Israele non è stata proprio oculata nella capagna militare a Gaza è da antisemita, comunista, antidemocratico ecc ecc ecc? Per quanto motivata sia stata l’azione militare, Israele ha fallito a Gaza: non c’è dubbio! Hamas è scappata, la popolazione ha subìto. Non c’è niente di strano nel dire che non è stata una guerra (“contrasto […] fra Stati”, Zingarelli) ma un genocidio (“tentativo di distruggere tutto o in parte un gruppo nazionale [..]”, sempre Zingarelli). Se le parole vogliono ancora dire qualcosa.

Infine: se l’operaio Gino della FIAT resta a casa, non ha i soldi per prendersi il televisore. La fabbrica di televisori chiude se nessuno compra e gli operai non hanno soldi per comperarsi il pane. Il panettiere chiude se nessuno compra il pane, e di conseguenza non potrà più comperarsi la FIAT CUBO per fare le consegne. Se non può comperarsi la FIAT CUBO, la FIAT chiude e così Gino resta ancora a casa. Se Gino, nonstante sia a casa, invece di prendere 500 euro di cassa integrazione ne prende 1000, in due mesi riesce a comperarsi la tv nuova e poi via con l’effetto domino sulle altre categorie…è così tanto complicato?

PS: ieri sera a Ballarò Bersani ha detto, più o meno: “Obama dice bene. Bisogna togliere a chi ne ha e dare a chi non ne ha. Più tasse ai ricchi, partendo dai politici in su, e intanto racimoliamo qualcosa da redistribuire”. Fitto, sottosegretario a ‘sta minchia credo, gli ha gridato “QUESTA E’ DEMAGOGIA!” una decina di volte di seguito, schiacciato dagli applausi. Demagogia, caro Fitto, vuol dire “Arte di accattivarsi il favore delle masse popolari con promesse di miglioramenti economici e sociali difficilmente realizzabili” (fonte: Zingarelli). Vorrebbe dirci  che è “difficilmente realizzabile”? Ha paura, per caso, di perdere l’elettorato che l’ha votato? Suvvia, sia ragionevole: se fate un provvedimento in tal senso perde il 3% di gente abbiente e si guadagna il consenso del 97% che abbiente proprio non è. O ci sono altre motivazioni?


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